martedì 23 dicembre 2014

Comunicato stampa del 23/12/2014 - resoconto mobilitazione regionale

La giornata di venerdì 19 dicembre ha visto, per la prima volta, tutti i comitati NO TRIVELLE della Sicilia coinvolti in molteplici iniziative nel quadro di una mobilitazione generale e unitaria. 
Mentre a Palermo si dava corso alla manifestazione dei sindaci con la partecipazione delle associazioni ambientaliste e di delegazioni dei movimenti NO TRIV, NO MUOS e per l’acqua pubblica, provenienti da tutta l'Isola, nelle città della Sicilia meridionale si sono svolti presidi e occupazioni delle aule consiliari. Nei comuni di Scicli, Niscemi, Caltagirone e Licata gli attivisti hanno esposto striscioni dai palazzi municipali per testimoniare l'unità di azione e il legame di solidarietà tra i territori.

La mobilitazione del 19 rappresenta l'atto di avvio di un percorso che mira a coinvolgere tutte le  realtà di lotta della Sicilia al fine di rappresentare ciò che le popolazioni esigono con sempre maggiore forza: il rifiuto delle politiche di falso sviluppo basate sullo sfruttamento delle fonti  fossili, della logica di speculazione e di devastazione ambientale e di ogni tipo di scelta imposta dall'alto.
Licata e la Sicilia devono pretendere le bonifiche dei siti inquinati, la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale e un piano energetico basato sulle energie rinnovabili.

In questo contesto, il Comitato di Licata, in prima fila e protagonista all'interno del movimento regionale, ha partecipato direttamente alle iniziative di mobilitazione, sia Palermo che a Licata, organizzando un presidio e un'occupazione simbolica.

Solleva, invece, non poche perplessità la “non-posizione” del nuovo commissario straordinario del Comune di Licata, dott.ssa Brandara, finora completamente assente dal dibattito sulla questione trivelle. E ancora più preoccupante è stata la mancata partecipazione alla manifestazione di Palermo, dove i sindaci siciliani si sono dati appuntamento per ribadire la posizione di contrarietà rispetto alle scelte dei governi nazionale e regionale in materia di estrazione di idrocarburi.
Ci auguriamo che quanto accaduto possa essere ascrivibile al novero delle condotte negligenti determinate da eccezionali cause di forza maggiore, poiché sarebbe alquanto spiacevole il dover constatare un'inversione di tendenza rispetto agli impegni assunti dal Consiglio Comunale e dall'Amministrazione nel corso della gestione commissariale del dott. Cartabellotta.

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